Alcuni reperti in realtà virtuale 3D

Skyphos in stile di Gnathia

Misureh 9,3; ø orlo 8; ø piede 3,9
Luogo e cronologiaLocalità Salentino - Tomba n. 25. Seconda metà del IV secolo a.C.

Nel mondo antico, accanto alla ceramica d’uso comune, grezza e priva di decorazione, si cominciò a produrre la ceramica fine caratterizzata dallo spessore sottile e dalla superficie brillante e protettiva, che gli artigiani decoravano con figure e motivi ornamentali. Questo tipo di ceramica è stata trovata in tutto il mondo apulo, in risposta a particolari esigenze di tipo pratico, rituale e simbolico. I vasi erano potenti veicoli di comunicazione attraverso le scene che li decoravano, e riproducevano temi della religione, del mito e della vita quotidiana. La colomba, per esempio, era considerata sacra alla dea Afrodite (Venere nel mondo romano). Lo skyphos era una tazza di piccole dimensioni utilizzata per bere, di forma quasi cilindrica negli esemplari più antichi, sempre più affusolata nel tempo; si caratterizza per la presenza di due manici (anse) impostati appena sotto l'orlo.

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